DOMENICA 21 AGOSTO
DALLE ORE 8.30
FORTE POZZACCHIO
GIORNATA DELLA STORIA | FESTIVAL TRA LE ROCCE E IL CIELO
CORPI ATTRAVERSO LA GUERRA
La guerra, oltre ad investire con tutta la sua forza distruttrice, governa il corpo delle persone a partire dal reclutamento alla reclusione e alla punizione della diserzione.
La propaganda di guerra usa il corpo del nemico ucciso per esporlo come monito nei confronti del nemico esterno, e anche interno, perché si sappia che chiunque si opporrà alle logiche di chi conduce la guerra ne subirà le stesse conseguenze.
Ma la guerra determina anche lo spostamento dei corpi delle persone, costrette a lasciare le proprie case, diventando sfollati, profughi e sottoposti a sofferenze (fame, malattie, pericoli per l’incolumità).
Il corpo coinvolto dalla guerra cessa quindi di essere di proprietà delle persone che lo abitano, per diventare oggetto di reclutamento, spostamento, mezzo di comunicazione, oggetto di censimento, merce di scambio o di ricatto morale.
Corpi che talvolta perdono addirittura il nome, diventando numeri. O corpi che diventano simboli, in positivo o in negativo, di battaglie della memoria.
Anche quando il corpo del nemico manca, perché fatto sparire, disperso, occultato, diventa strumento di rivendicazione, di appropriazione, più o meno indebita o strumentale, del suo ricordo a favore dell’uso politico della storia.
A cura di Nicola Spagnolli e Francesco Filippi.